I bilanci comunali alla portata dei cittadini

Un passo avanti per ridare potere ai cittadini

Open Bilanci è una piattaforma nazionale in cui i comuni italiani aderenti possono mettere a disposizione dei cittadini e di chiunque ne fosse interessato tutte le informazioni riguardanti i bilanci correnti e degli ultimi dieci anni. L’iniziativa nasce nel 2011 e si pone come obbiettivo principale una maggiore trasparenza e partecipazione.

“Cerca il tuo comune su Open Bilanci e partecipa attivamente alle scelte della giunta comunale”

I comuni italiani posso utilizzare Open Bilanci per comunicare i propri bilanci ai cittadini con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e per condividere le informazioni. Si tratta di una piattaforma web open source che consente alle amministrazioni comunali italiane di “aprire” i loro bilanci e renderli accessibili a tutti i cittadini. Il progetto nasce nel 2011 e allo stato attuale presenta tutte le caratteristiche per una crescita certa dell’uso del web per diffondere informazioni di tipo finanziario dal punto di vista civico, politico e commerciale. I primi comuni ad aderire sono stati quello di Udine e Senigallia.

Trasparenza, accesso totale e rendicontazione puntuale

Ognuno di noi potrà dunque consultare i bilanci del proprio comune, confrontarli con quelli degli anni passati oppure con quelli di altri comuni, capire da dove vengono i soldi, come vengono distribuiti nei vari servizi e chi ha accumulato debiti nel corso degli anni. Queste sono solo alcune delle domande a cui i cittadini potranno avere finalmente facile risposta grazie a fonti ufficiali del ministero dell’interno. Tutti i comuni italiani infatti inviano al ministero i certificati di bilancio preventivo e consuntivo . Parliamo di una grande quantità di informazioni che prima di questa iniziativa era appannaggio dei soli addetti ai lavori. Adesso invece è messa a disposizione di tutti con un linguaggio che contempera da un lato il rigore scientifico tipico di questi argomenti e dall’altro la semplicità di comunicazione che si ritiene necessaria. Infatti proprio per aiutare il cittadino ad addentrarsi nei bilanci è stato creato un glossario di Open bilanci e pubblicato su wikipedia. La piattaforma potrà essere utilizzata non solo dai cittadini, ma anche dai media, dalle imprese o da operatori finanziari proprio perchè aggrega vari dati e fornisce informazioni differenziate a seconda delle esigenze. Le informazioni contenute nella piattaforma consentono di effettuare analisi e comparazioni dei bilanci dei vari comuni che aderiscono all’iniziativa, di contestualizzarli a seconda delle caratteristiche del territorio, dei servizi erogati e del contesto socio- demografico. Il tutto correlato all’indicazione degli amministratori di riferimento. I comuni che aderiscono ad Open bilanci scelgono : trasparenza tempestiva, accesso totale alle informazioni, rendicontazione puntuale. Senza trasparenza infatti non è possibile alcuna partecipazione. Grazie alll’accesso totale alle informazioni i cittadini possono consultare in qualunque momento le informazioni sui bilanci anche attraverso il sito del comune. Tramite una redicontazione puntuale il sindaco del comune di riferimento potrà argomentare le scelte della giunta e discuterne con i cittadini. La novità dell’iniziativa, dunque, sta nel fatto che i cittadini e gli utilizzatori di tale servizio non sono qualificati come semplici fruitori passivi delle informazioni, ma anzi possono contribuire attivamente all’aggiornamento dei dati oppure possono inserire opinioni e punti di vista sulle scelte effettuate dai vari comuni.

Collaborazioni importanti

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’associazione Openpolis che dal 2006 si occupa di progetti open source per la promozione dell’open government. L’obbiettivo principale è quello di creare comunità politiche indipendenti che utilizzino il web per partecipare attivamente alle scelte politiche e alla costruzione del bene comune, per ricreare quella forma di democrazia pura tipica delle poleis greche. Tra i siti più riusciti possiamo ricordare Open Parlamento e Camere aperte. Partecipa attivamente all’evento anche l’organizzazione DEPP (Democrazia elettronica e partecipazione pubblica), una delle prime organizzazioni che ha sperimentato in Italia l’utilizzo di internet per divulgare informazione politica e promuovere la partecipazione. Fondamentale è stato il cofinanziamento dell’Unione Europea.
L’iniziativa ben si sposa nel quadro più ampio della rivoluzione della pubblica amministrazione proposta dal governo Renzi che si ispira proprio ad una maggiore trasparenza dei bilanci pubblici.

Tratto da Labsus