ABC- Abbecedario post pandemia: R – Relazioni

Larry Sultan e Mike Mandel, Untitled Evidence /1977 Foto tratta da http://larrysultan.com/gallery/evidence/
Gli equilibri delle relazioni tra le persone sono mutati, saranno forse rivisti e ricalibrati, siamo già passati a dare nomi differenti ai nostri rapporti interpersonali più stretti (ad esempio “congiunti” o “affetti stabili”) utilizzando un lessico che riguarda più la burocrazia che la famiglia, un linguaggio destinato più alla fine della vita che al suo scorrere.
Mascherina e guanti hanno messo una distanza tra noi e l’altro, ma forse più di tutto ha fatto la diffidenza che ha scatenato il virus: il suo solo nome, il sospetto della sua presenza, hanno cambiato le nostre abitudini e comportamenti.
Un virus non si vede, semplicemente ci contagia. Ricordiamo come guardavano gli altri e come eravamo guardati durante il lockdown, mentre in modo ordinato stavamo in fila a fare la spesa?
Detto questo, un tema importante, che mi pare sia da trattare con urgenza, è il vuoto che ha lasciato l’interrompersi di relazioni già fragili tra le persone. Pensiamo agli anziani, ai disabili, a chi di noi ha problemi relazionali e con fatica cerca un giusto equilibrio nel mondo tra ossessioni, paure e la “normalità” di tutti.