Ci siamo resi conto, ad un tratto, che la nostra vita si compone di poche cose autentiche, di alcune condizioni irrinunciabili, come la salute, la libertà, le relazioni umane, la dignità del lavoro e di valori fondamentali quali la solidarietà, il coraggio, l’umanità, il sacrificio, la conoscenza. Cose, condizioni e valori che, se perdessimo, renderebbero povera la nostra esistenza fino a svuotarla di senso.
Il resto è apparso superfluo, fastidioso o addirittura disturbante. Abbiamo sentito che più dell’apparire conta l’essere e l’esserci con responsabilità e competenza. Non abbiamo più bisogno di parole vuote, ma di azioni silenziose e costruttive, della responsabilità e dell’umanità per contrastare l’emergenza, la paura, la confusione e l’incertezza. Non abbiamo più bisogno degli oggetti, ma degli affetti. Non abbiamo più bisogno di boriosi e inconcludenti politici, opinionisti e personaggi costruiti dai media, ma di uomini veri, sconosciuti, che stanno dando prova di valore, pronti all’impegno per gli altri.
Caduto il velo dell’illusione, dell’ipocrisia e della menzogna tutto ciò che è Essenziale non ci è apparso mai così visibile come in questo momento.